top of page

Mercati in crisi: cause e opportunità

  • Immagine del redattore: Black Tango
    Black Tango
  • 15 mar
  • Tempo di lettura: 2 min

Il problema del sentiment

Uno degli aspetti più rilevanti del recente calo dei mercati azionari statunitensi è che i titoli di Stato USA non stanno offrendo la tradizionale copertura. Di norma, quando le azioni scendono, i bond salgono grazie al loro status di "asset privo di rischio". Tuttavia, in questa fase di turbolenza, tale equilibrio non si sta verificando. Gli indici azionari hanno perso circa l'8% dal mese scorso, mentre il rendimento dei titoli di Stato decennali è rimasto invariato. Ciò indica che il problema non risiede nei fondamentali economici, bensì in un forte shock di sentiment degli investitori.


L'incertezza politica negli Stati Uniti

A pesare sull'umore del mercato è l'incertezza legata alle politiche dell'amministrazione Trump, in particolare la gestione dei dazi commerciali. Sebbene l'economia statunitense non abbia subito cambiamenti strutturali, le oscillazioni continue della politica tariffaria stanno generando dubbi tra gli investitori, portandoli a reagire negativamente e a rivedere le loro posizioni.


Chi sta soffrendo di più?

I titoli più penalizzati sono quelli che hanno registrato forti rialzi negli ultimi anni e presentano rapporti prezzo/utili molto elevati. Il settore tecnologico è tra i più colpiti, con le aziende che operano nel comparto dell'intelligenza artificiale e delle piattaforme digitali in forte ribasso. Anche il settore finanziario, in particolare le grandi banche d'investimento, sta subendo pesanti perdite a causa dell'aumento delle preoccupazioni economiche. Un altro comparto in difficoltà è quello delle compagnie aeree, penalizzate dalle previsioni di un calo nella domanda di viaggi.


Chi sta facendo meglio?

In momenti di crisi, gli investitori si spostano su settori più difensivi, meno esposti alle oscillazioni economiche. Tra i comparti più resilienti troviamo quello delle utility e dell'industria farmaceutica, grazie alla loro natura stabile e alla domanda costante. Anche l'industria siderurgica sta mostrando una maggiore tenuta, favorita dalle politiche protezionistiche sui dazi. Inoltre, alcune aziende meno esposte ai trend speculativi stanno ricevendo maggiore attenzione da parte degli investitori, che cercano rifugi più sicuri.


ISCRIVITI AL WEBINAR DI INTRODUZIONE A TREND SCORE https://www.trendscore.net/webinar

Stati Uniti vs Europa

Negli ultimi anni, le azioni USA hanno sovraperformato quelle europee, creando un ampio divario valutativo. Tuttavia, la recente correzione ha ridotto questo premio. Il rapporto prezzo/utili delle azioni statunitensi è sceso da 26 a 21, mentre in Europa è passato da 15 a 14. Nonostante ciò, i titoli americani restano più costosi rispetto a quelli europei, suggerendo che potrebbero subire ulteriori correzioni prima di attrarre i "cacciatori di occasioni".

In Europa, la solidità degli utili e il miglioramento della redditività aziendale rappresentano segnali positivi. Tuttavia, le aziende statunitensi continuano a reinvestire maggiormente i loro profitti, mentre in Europa il payout ratio rimane elevato, segnalando una minore propensione agli investimenti futuri. Finché questa tendenza non cambierà, l'Europa rimarrà più un'opportunità di "valutazione" piuttosto che una reale alternativa competitiva agli Stati Uniti.


Il mercato attuale è caratterizzato da un crollo della fiducia piuttosto che da problemi economici reali. L'incertezza politica e le valutazioni elevate di alcuni settori hanno portato a una forte correzione, con il comparto tecnologico, bancario e dei trasporti tra i più colpiti. D'altra parte, i settori difensivi e alcune industrie manifatturiere stanno mostrando maggiore resilienza. Infine, la riduzione del divario tra i mercati statunitensi ed europei potrebbe offrire nuove opportunità per gli investitori in cerca di valore.


ISCRIVITI AL WEBINAR DI INTRODUZIONE A TREND SCORE https://www.trendscore.net/webinar

Top Stories

TrendScore

bottom of page